Siamo alla vigilia della finale del Campionato di volley misto, che vedrà il Campus Bio-Medico affrontare la Cattolica Volley. Un’impresa difficile ma non impossibile per la formazione del Campus Bio-Medico, che ha dimostrato di essere una squadra solida, grintosa e spettacolare. Con Paolo Campogrande parleremo delle sue speranze e delle aspettative per la finalissima e di come la squadra si sta preparando per questa importantissima sfida.
Paolo, il Campus Bio-Medico Volley sta disputando una splendida stagione, se ti guardi indietro c’è un rimpianto o qualcosa che la squadra avrebbe potuto fare diversamente?
“Stagione straordinaria corroborata dai valori che rappresentano la nostra istituzione. Allenatore con progetti lungimiranti e molto competente. Nessun rimpianto e tanta voglia di continuare a stupire.”
Quali sono gli aspetti che contraddistinguono la vostra squadra rispetto alle altre?
“Mi permetto di annoverare 2 aspetti importanti a prescindere dal confronto con le altre università di cui rispetto il lavoro non conoscendolo al punto da poter fare un confronto.
- Allenamenti duri grazie anche all’innesto di un preparatore atletico di livello Internazionale, Luca Rossini, con il quale stiamo avviando un progetto interessante.
- Comprendere che la vera vittoria è divertirsi sempre a prescindere dal risultato.”
Il Biomedico nell’uovo di Pasqua ha trovato una vittoria sul Foro Italico, offrendo una gran prova di carattere. Come giudichi l’incontro?
“Vittoria meritata grazie allo spirito di gruppo e alla capacità di giocare di squadra.”
Con quali propositi e ambizioni scenderete in campo contro la Cattolica Volley?
” L’obiettivo è esprimere sempre la miglior versione di sé stessi dando il massimo e divertendosi. L’obiettivo è di promuovere lo sport facendolo praticare a più persone possibile. Queste finali possano essere da stimolo per avvicinarsi alla pratica sportiva.”
Come si vive l’atmosfera di una partita così importante e decisiva per il campionato?
“In UCBM viviamo come famiglia, condividendo gioie, vittorie, sconfitte e momenti sportivi naturali. La forza dell’universo UCBM è cercare di non isolare mai nessuno facendo sentire tutti parte di un progetto lungimirante e gratificante.”